Testamento digitale: disposizione dei dati personali dopo il decesso – Privacy.

Viene ufficialmente legittimata la possibilità di redigere un cosiddetto testamento digitale riguardante la gestione e la disposizione dei dati personali.


di Avv. Manuel Costa

Il nuovo codice della privacy apre definitivamente la porta alle disposizioni testamentarie relative ai dati personali del de cujus. 

Nello specifico, l’art. 2-terdecies “Diritti riguardanti le persone decedute”, introdotto dal D. Lgs. 10. 8.2018 n. 101 di recepimento del GDPR General Data Protection Regulation europeo, detta le indicazioni riguardanti il testamento digitale.

testamento digitale dati personali

Viene dunque ufficialmente legittimata la possibilità di redigere un testamento riguardante la gestione dei dati personali, a seguito della morte del titolare, di un profilo social o di un qualsiasi account in rete.

La norma precisa che per poter esercitare i diritti sulla privacy è sufficiente essere “portatori di un interesse proprio”, o essere stati incaricati dall’interessato deceduto oppure vantare ragioni familiari meritevoli di protezione.

Tuttavia, l’esercizio di tali diritti (accesso ai dati; rettifica dei dati; cancellazione dei dati; limitazione all’utilizzo dei dati; portabilità dei dati; opposizione all’utilizzo dei dati) non è ammesso quando il de cujus lo ha espressamente vietato con dichiarazione scritta comunicata al titolare del trattamento.

La norma prosegue con l’ovvia precisazione che il divieto può riguardare tutti o solo alcuni dei propri dati; che deve essere espressa in forma scritta; risultare in modo non equivoco; che deve essere “specifica, libera e informata”; che può essere modificata o revocato dall’interessato in ogni momento. 

Eppure, al quinto comma dell’articolo in esame, è prevista la possibilità di rendere nulle le volontà precedentemente espresse dal de cujus: il divieto dell’interessato, infatti, non può produrre effetti pregiudizievoli per l’esercizio da parte di terzi dei diritti patrimoniali che derivano dalla sua morte.


Carenza legislativa circa la disposizione dei dati personali nel testamento digitale


Onestamente si avvertiva l’esigenza di disporre di una legge più articolata ed esaustiva, che disciplinasse le varie modalità di backup di documenti, testi, fotografie ed immagini in genere, credenziali di accesso relative alle caselle di posta elettronica e di servizi digitali a vario titolo, in modo da agevolare i beneficiari designati dal de cujus circa l’accesso completo ed immediato al “bagaglio” dei dati personali relativi alla web presence.

Mai come oggi la protezione dei dati personali, presente e sopratutto futura (per i giorni in cui non ci saremo più), risulta fondamentale e propedeutica ad una sana e necessaria presenza sul web. Internet racchiude, oramai, la nostra vita, le nostre informazioni, le nostre verità in centinaia di migliaia di codici.

Garantire un facile ed immediato accesso ad essi, (distante dalle trafile burocratiche e giudiziarie caratteristiche del Bel Paese) si dimostra come un segno di rispetto e di ringraziamento per chi ha vissuto al nostro fianco, oltre che un’importante facilitazione di verifica e di controllo all’intero sistema burocratico giudiziario.

Se ti è piaciuto questo articolo inerente alla tutela dei dati personali anche dopo la morte, probabilmente dovresti dare un’occhiata anche al nostro articolo chiamato Truffe sentimentali online: come riconoscerle e difendersi.(Clicca qui) in cui ti spieghiamo come difenderti da possibili truffatori “sentimentali” digitali.

Manuel Costa


Desideri una consulenza o supporto legale? Scrivi alla nostra segreteria, ti contatteremo per approfondire la tematica e formulare il nostro miglior preventivo.


NEWSLETTER

Categorie