Revisione legale: l’impatto del Coronavirus sulle procedure

La pandemia da Coronavirus sta avendo un certo impatto sullo svolgimento delle normali procedure di revisione legale sui bilanci 2019.

di Fabrizio Crescenzi

Le iniziative prese dal Governo stanno incidendo sull’operatività come l’accesso alle aziende ed agli studi oltre che la chiusura delle attività non essenziali.

Lo smart working è diventata una necessità per continuare con le procedure di audit in questi primi mesi del 2020.

La diretta conseguenza di questa inedita situazione è il rallentamento dello svolgimento delle consuete attività degli uffici amministrativi di società e professionisti.

Da ciò deriva un evitabile ritardo per i revisori rispetto alla pianificazione del lavoro come il reperimento di elementi probativi che si rendono necessari per il giudizio sul bilancio al 31/12/2019.



Problemi operativi


Dal punto di vista operativo potrebbero verificarsi problemi di organizzazione del lavoro quando la revisione è svolta dal Collegio Sindacale proprio per le limitazioni poste dal Governo alla circolazione ed alle distanze tra persone.

La revisione delle nano-imprese in questo periodo potrebbe risultare più difficoltosa per la caratteristica tipica della funzione amministrativa accentrata in poche persone.

Altra difficoltà è insita nell’analisi dei saldi iniziali ma anche dall’eventualità della tenuta della contabilità da un professionista esterno.

Il revisore, il sindaco-revisore oppure il collegio sindacale nell’espletamento delle proprie funzioni devono considerare le limitazioni poste dal Governo che potrebbero avere impatti dal punto di vista organizzativo, dagli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ed anche alle incertezze sulla continuità aziendale.


Assirevi


Il Coronavirus sta avendo un certo impatto e l’associazione italiana dei revisori contabili ha evidenziato che ove ci fossero limitazioni il revisore potrà discuterne con il management e i responsabili della governance aziendale al fine di trovare delle modalità operative.

Tra queste limitazioni potrebbero rientrare, ad esempio, la mancanza di bilanci delle partecipate, le relazioni degli altri revisori, le difficoltà di svolgimento delle procedure di conformità ma anche la mancanza di risposte delle risposte alle circolarizzazioni.


Rinvio dell’approvazione dei bilanci


L’art. 106 del DL n. 18/2020 concede la possibilità di rinviare l’approvazione del bilancio a fine giugno oltre che prevedere una serie di misure finalizzate a facilitare lo svolgimento delle assemblee.

La prima delle soluzioni, quindi, la suggerisce lo stesso DL nel posticipare tutte le operazioni.

Qualora nonostante le modalità convenute tra revisore e società dovessero permanere delle limitazioni, sarà il revisore a valutare se le azioni che l’amministratore intende porre in essere siano adeguate a fronteggiare la situazione.


Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio


E’ innegabile che il Coronavirus è da ritenersi un evento significativo accorso dopo la chiusura dell’esercizio 2019.

Il revisore deve valutare se tale evento sia pervasivo al punto da rendere impossibile l’emissione del giudizio.

Attraverso le sue analisi il revisore valuta se le misure già prese o previste dagli amministratori siano adeguate a fronteggiare la situazione di crisi e che siano rappresentate adeguatamente nella Nota Integrativa.


Continuità aziendale


Nel caso in cui ci siano delle significative incertezze circa la continuità aziendale il revisore del porre in essere procedure aggiuntive, come da principio di revisione ISA Italia 570, per arrivare alla conclusione sulla necessità di modificare la propria relazione. Queste procedure devono includere:

– la richiesta rivolta alla direzione di valutare la capacità della società di continuare ad operare;

– la valutazione dei piani e delle azioni che la società intende adottare al fine di arginare la situazione e sulla loro attuabilità;

– la valutazione circa l’attendibilità dei dati usati per redigere la previsione dei flussi di cassa;

– la richiesta da inoltrare alla direzione per ottenere le attestazioni scritte sulla fattibilità e sui piani d’azione.


Leggi anche il nostro articolo “Decreto Cura Italia: approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento anti – Coronavirus” (Clicca qui).


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