Trasparenza dell’amministrazione e tutela della privacy: Le ultime dal Garante

Commento alla ordinanza ingiunzione adottata dal Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Regione Lombardia, Registro dei provvedimenti n. 296 del 22 luglio 2021, in materia di pubblicazione dei dati personali afferenti ai beneficiari di contributi economici regionali.

Di Avv. Valerio Impellizzeri


L’ordinanza ingiunzione nei confronti di Regione Lombardia: la pubblicazione dei dati relativi ai beneficiari di contributi economici regionali


Di recente il Garante della Privacy si è pronunciato sul caso di una Pubblica Amministrazione che, facendo leva sul principio di trasparenza, aveva pubblicato sul proprio sito istituzionale dati personali di soggetti beneficiari di contributi economici regionali.

In particolare, si trattava di studenti che avevano partecipato a una procedura selettiva per l’erogazione di un contributo economico per l’acquisto di libri di testo, di apparecchiature tecnologiche e strumenti per la didattica.

La P.A. ha il dovere di pubblicità e trasparenza dei propri atti, ma quali sono i limiti che essa incontra con particolare riferimento al trattamento dei dati personali?

Facciamo chiarezza.

La Pubblica Amministrazione può diffondere dati personali solo se ciò è consentito dalla legge e nel rispetto di principi in materia di protezione dei dati personali, tra cui il principio di c.d. minimizzazione, in forza del quale i dati personali devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati.

Inoltre, le Linee Guida del Garante della Privacy prevedono una serie di limitazioni alla pubblicazione degli atti con cui si concedono i benefici economici, poiché non possono essere pubblicati i dati identificativi delle persone fisiche destinatarie dei provvedimenti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici.

Il Garante, pertanto, ha ravvisato la non correttezza nel trattamento dei dati trattati dall’Amministrazione, poiché sono stati diffusi dati personali di soggetti beneficiari di contributi economici inferiori a mille euro, riservati a soggetti con un ISEE basso, idonei a rivelare una situazione di disagio economico-sociale degli interessati, in violazione della normativa di settore nonché in violazione del principio di minimizzazione.

Pertanto, in data 22 luglio 2021 il Garante della Privacy ha adottato un’ordinanza con cui si ingiunge all’Amministrazione il pagamento di somma pari ad Euro 200.000,00.

Di seguito il testo dell’ordinanza: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9697724


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